Piano Nazionale Industria 4.0 – Bonus e agevolazioni
Il Piano Nazionale Industria 4.0 è una grande occasione per tutte le aziende che vogliono cogliere le opportunità legate alla quarta rivoluzione industriale: il Piano prevede un insieme di misure organiche e complementari in grado di favorire gli investimenti per l’innovazione e per la competitività. Sono state potenziate e indirizzate in una logica 4.0 tutte le misure che si sono rilevate efficaci e, per rispondere pienamente alle esigenze emergenti, ne sono state previste di nuove.
Bonus e agevolazioni:
- Iper e Superammortamento – Investire per crescere
- Nuova Sabatini – Credito all’innovazione
- Credito d’imposta Ricerca&Sviluppo – Premiare chi investe nel futuro
- Patent Box – Dare valore ai beni immateriali
- Startup e PMI innovative – Accellerare l’innovazione
Iper e Superammortamento – Investire per crescere
Il credito ha l’obiettivo di supportare e incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi:
beni materiali (macchine, attrezzature, ecc.) elencati in allegato A della legge;
beni immateriali (licenze, software, sistemi) elencati in allegato B della legge.
Beni strumentali materiali tecnologicamente avanzati
20% del costo per la quota di investimenti fino a 2.5 milioni di euro;
10% del costo per la quota di investimenti oltre i 2.5 milioni di euro e fino al limite di 10 milioni di euro;
5% del costo per la quota di investimenti superiore ai 10 milioni di euro fino al limite di 50 milioni di euro.
Beni strumentali immateriali tecnologicamente avanzati
20% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 10 milioni di euro.
Nuova Sabatini – Credito all’innovazione
L’agevolazione sostiene gli investimenti per acquistare o acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali. Il contributo del Ministero è un contributo in conto impianti il cui ammontare è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento, ad un tasso d’interesse annuo pari al:
2,75% per gli investimenti ordinari;
3,575% per gli investimenti 4.0;
3,575% per gli investimenti green (in relazione a domande presentate a partire dal 1° gennaio 2023).
Credito d’imposta Ricerca&Sviluppo – Premiare chi investe nel futuro
La misura si pone l’obiettivo di sostenere la competitività delle imprese stimolando gli investimenti in Ricerca e Sviluppo, Innovazione tecnologica, anche nell’ambito del paradigma 4.0 e dell’economia circolare, Design e ideazione estetica.
Per le attività di ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale in campo scientifico e tecnologico, il credito d’imposta è riconosciuto in misura pari al 10%, nel limite massimo annuale di 5 milioni di euro.
Per le attività di innovazione tecnologica finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati, il credito d’imposta è riconosciuto, fino al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2023, in misura pari al 10% della relativa base di calcolo, assunta al netto delle altre sovvenzioni o dei contributi a qualunque titolo ricevuti sulle stesse spese ammissibili, nel limite massimo annuale di 2 milioni di euro.
Per le attività di innovazione tecnologica 4.0 e green, finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati per il raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0, il credito d’imposta è riconosciuto in misura pari al 10%, nel limite massimo annuale di 4 milioni di euro.
Per le attività di design e ideazione estetica finalizzate ad innovare in modo significativo i prodotti dell’impresa sul piano della forma e di altri elementi non tecnici o funzionali (linee, contorni, colori, struttura superficiale, ornamenti,…), il credito d’imposta è riconosciuto, fino al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2023, in misura pari al 10% della relativa base di calcolo, assunta al netto delle altre sovvenzioni o dei contributi a qualunque titolo ricevuti sulle stesse spese ammissibili, nel limite massimo annuale di 2 milioni di euro
Patent Box – Dare valore ai beni immateriali
Patent Box è un regime opzionale che consente di maggiorare, ai fini delle Imposte sui redditi e dell’Imposta regionale sulle attività produttive, le spese sostenute dall’impresa in relazione a software protetto da copyright, brevetti industriali, disegni e modelli, che siano utilizzati dagli stessi soggetti direttamente o indirettamente nello svolgimento della propria attività di impresa. Il decreto fiscale 2021 ha sostituito la previgente disciplina del patent box con un’agevolazione che maggiora del 90% i costi di ricerca e sviluppo sostenuti in relazione ai beni immateriali giuridicamente tutelabili, consentendone così una più ampia deducibilità ai fini delle imposte sui redditi e dell’Irap. Con le modifiche della legge di bilancio è stata elevata dal 90 al 110% la maggiorazione fiscale dei costi di ricerca e sviluppo sostenuti in relazione a beni immateriali giuridicamente tutelabili ed è stato ristretto il novero dei beni agevolabili.
Startup e PMI innovative – Accellerare l’innovazione
Serve per sostenere le imprese innovative in tutte le fasi del loro ciclo di vita, favorire lo sviluppo dell’ecosistema nazionale dell’imprenditoria innovativa, diffondere una nuova cultura imprenditoriale votata alla collaborazione, all’innovazione e all’internazionalizzazione.
I vantaggi sono l’esonero dalla disciplina sulle società di comodo e in perdita sistematica, la possibilità anche per le srl
di emettere piani di incentivazione in equity, agevolati fiscalmente, gli incentivi agli investimenti in capitale di rischio: detrazione IRPEF (per investimenti fino a 1 milione di euro) o deduzione dell’imponibile IRES (fino a 1,8 milioni) pari
al 30%, l’accesso gratuito, semplificato e prioritario al Fondo di Garanzia per le PMI, l’equity crowdfunding per la raccolta di nuovi capitali di rischio, l’talia Startup Visa: una modalità digitale, semplice e accelerata per attrarre imprenditori innovativi, la possibilità di cedere le perdite a società quotate sponsor (almeno il 20% delle quote); in caso di insuccesso: esonero dalla disciplina fallimentare ordinaria mentre in caso di successo: le startup
mature possono convertirsi agilmente in PMI innovative, continuando a godere dei principali benefici.
Il beneficio è cumulabile con: iperammortamento e superammortamento, nuova Sabatini, credito d’imposta
per attività di Ricerca e Sviluppo, patent Box, incentivi alla patrimonializzazione delle imprese (ACE).
Si rivolge alle startup innovative: società di capitali non quotate di nuova o recente costituzione, con valore della produzione annua inferiore a 5 milioni di euro e il cui oggetto sociale è chiaramente legato all’innovazione. Presentano almeno uno dei tre seguenti requisiti: il 15% dei costi annui riguarda attività di R&S; 2/3 laureati, oppure 1/3 dottori, dottorandi di ricerca o ricercatori; titolarità di brevetto o software.
Si rivole alle PMI innovative: imprese di piccole e medie dimensioni in forma di società di capitali, dotate di bilancio certificato. Presentano almeno due dei tre seguenti requisiti: il 3% dei costi annui riguarda attività di R&S; 1/3 laureati, oppure 1/5 dottori, dottorandi di ricerca o ricercatori; titolarità di brevetto o software.
Vi si accede iscrivendosi, mediante autocertificazione online del possesso dei requisiti di startup o PMI innovativa, alle rispettive sezioni speciali del Registro delle Imprese. Per le startup innovative il regime agevolativo dura 5 anni
dalla costituzione.
Per ulteriori appprofondimenti e informazioni vi inviatiamo a leggere la guida rilasciata dal Ministero dello Sviluppo Economico.